Palazzo Topkapi
Il Palazzo Topkapi fu uno dei primi palazzi ottomani costruito fra 1466-1478 dopo la conquista di Costantinopoli che poi divenne la capitale dell'Impero Ottomano. Costruito su una collina dove una volta c'era l'antico Bisanzio del settimo secolo a.C, il palazzo offre uno dei panorama più belli di Istanbul con il Bosforo, il Corno d'Oro, le due sponde della città ed il Mar di Marmara.
Al contrario dei palazzi europei, il Topkapi non è una singola struttura monumentale ma un complesso più organico composto di vari chioschi, giardini e zone che sono estesi per la punta della penisola storica all'entrata del Corno d'Oro. Il palazzo di Topkapi servi come residenza dei sultani ottomani per circa 400 anni, fino a quando il sultano Abdulmecid fece costruire il palazzo di Dolmabahce sulle sponde del Bosforo. Nei sui tempi splendori, ci vivevano circa 8-10 mila persone nel palazzo, di qui una gran parte furono i famosi giannizzeri.
Il Topkapi si è trasformato in un museo nel 1924. Oggi esistono varie sale d'esposizioni e locali nel palazzo, i più importanti sono: il Tesoro, le sante reliquie islamiche, abiti dei sultani, la camera di consiglio ovvero il Divano, Harem, le cucine imperiali, porcellane cinesi e parecchi chioschi chiamati come il Bagdad, il Revan, il Sofa ed il Mecidiye. Nell'ultimo cortile del palazzo ha una bella vista della città.
Aperto fra 9:30-17:00 tranne i martedì. Ha orari allungati nei mesi estivi.
Tel: (212) 512 04 80
Palazzo Dolmabahce
Il palazzo Dolmabahce era voluto dal sultano Abdulmecid lungo il Bosforo per sostituire il palazzo di Topkapi. L'architetto del palazzo era Karabet Balyan, uno degli architetti imperiali dell'epoca, che costrui il palazzo in uno stile neo-barrocco fra 1843 - 1856.
Il palazzo è formato da tre piani compreso lo scantinato, ed ha un disegno simmetrico con 285 stanze, 43 corridoi e 6 bagni turchi. Il giardino dell'edificio è lungo circa 600 metri lungo il Bosforo, dove ci sono due cancelli monumentali che davano l'accesso al relativo cortile. La grande sala da ballo ha un lampadario di cristallo che pesa 4.5 tonnellate ed è appeso alla cupola alta di 36 metri.
Dolmabahce ospitò i sultani e le loro famiglie prima della Repubblica e poi venne utilizzato da Mustafa Kemal Ataturk come un palazzo presidenziale durante le sue visite ad Istanbul, il quale mori in questo palazzo il 10 del novembre nel 1938. Oggi il palazzo serve come un museo e viene utilizzato ognitanto per le ricezioni per i governatori stranieri ed importanti durante le loro visite ufficiali.
Aperto fra 9:00-16:00 tranne i lunedà
Tel: (212) 236 90 00
Palazzo Yildiz
Yildiz, una delle ultime residenze dei sultani ottomani, era completato dal sultano Abdulhamit II verso la fine del diciannovesimo secolo. Il Chalet, il più grande e lo più squisito delle costruzioni, rivela il lusso in cui i sultani hanno vissuto ed intrattenuto. Il chalet è costituito da due costruzioni separate; il primo era costruito nel 1889 ed il secondo, conosciuto come Merasim Kosku (chiosco cerimoniale), nel 1898 dall'architetto Raimondo D'Aronco.
Il palazzo di Yildiz è considerato come il quarto palazzo ottomano costruito ad Istanbul dopo la conquista di Costantinopoli. Situato in un grande parco dei fiori, tulipani, delle piante e degli alberi portati da ogni parte del mondo, il palazzo offre un bellissimo panorama del Bosforo.
Aperto fra 8:30-17:00 tranne i lunedà e giovedà
NB: Chiuso per restauri nel 2018-2020!
Tel: (212) 276 10 22
Palazzo Beylerbeyi
Beylerbeyi originariamente fu la residenza del governatore generale incaricato dell'Anatolia, ma era stato ricostruito nello stile dei palazzi di Ciragan e di Dolmabahce come palazzo imperiale fra 1861-1865 nel lato asiatico del Bosforo ed era servito da residenza estiva dei sultani. Il palazzo era ordinato da Sultan Abdulaziz e costruito dagli architetti Sarkis Balyan e Agop Balyan in un'architettura di stile neo-barrocco con un piano tradizionale delle case ottomane. Beylerbeyi è costruito su due piani principali ed uno scantinato che conteneva le cucine e magazzino, ed è diviso in due sezioni; Selamlik (sezione degli uomini) e Harem. Ci sono complessivamente tre entrate, 6 sale grandi e 26 stanze.
Il palazzo è situato alla vicinanza del quartiere di Beylerbeyi, al nord del comune di Uskudar (antico Scutari), vicino al ponte sospeso intercontinentale costruito nel 1974. Ha un bellissimo panorama del Bosforo, le sponde europee e motivi squisiti con i giardini a terrazze.
Aperto fra 9:00-17:00 tranne i lunedà
Tel: (216) 321 93 20
Palazzo Ciragan
Il nome Ciragan deriva dalla parola "cerag" che significa "la torcia" in persiano. La zona in cui il palazzo è situato era stata denominata Ceragan a causa delle grandi festeggiamenti che erano tenuti nei giardini di tulipani con le torce. Il palazzo era costruito durante il regno del sultano Abdulmecit e poi da Abdulaziz, ed era stato progettato dall'architetto armeno Serkis Balyan. Il palazzo era costruito verso la fine del diciannovesimo secolo con l'aiuto dei prestiti finanziari ottenuti per la ristrutturazione del sistema di acqua di Istanbul e della costruzione di una nuova ferrovia. La costruzione durò 12 anni e questo fu l'ultimo palazzo costruito dagli Ottomani per la famiglia imperiale.
L'edificio principale si era distrutto da un incendio il 6 gennaio 1910 e solo le pareti esterne della struttura erano rimaste. Questa parte principale è stata rinnovata alla fine degli anni ottanta e con l'aggiunta di un albergo moderno era aperto di nuovo fra 1990-1992. Le altre costruzioni sopravvissute del complesso oggi sono usate come scuole.
Aperto tutti i giorni, è un albergo di lusso (Ciragan Palace Kempinski)
Tel: (212) 258 33 77
Padiglione di Ihlamur
Una bella villa di riposo dei sultani costruita in mezzo agli alberi di tiglio, dove potete avere una tazza di caffè turco, oppure come dice anche la parola in turco (ihlamur = tiglio), una tazza del tè di tiglio. Il padiglione era costruito fra 1849-1855 dal sultano Abdulmecit come villa di riposo in cui egli riceveva alcuni dei suoi ospiti come per esempio il poeta francese Lamartine. l'architetto della villa fu Nikagos Balyan, uno dei membri della famiglia di Balyan che erano architetti imperiali famosi del periodo. Il padiglione di Ihlamur è formato da due costruzioni; il chiosco di Merasim utilizzato per le cerimonie ed il chiosco di Maiyet riservato alla corte del sultano o del suo harem. Dopo la morte di Abdulmecit, il padiglione era usato anche dai sultani Abdulaziz e poi Mehmet come un chiosco di distensione. L'edificio era aperto come museo nel 1987, dove oggi si possono fare anche dei matrimoni.
Aperto fra 9:00-17:00 tranne i lunedà
Tel: (212) 261 29 91
Padiglione di Maslak
Questo complesso era una villetta di caccia del sultano ed un luogo di riposo. Il padiglione di Maslak è una combinazione di diversi chioschi costruiti durante il regno del sultano Abdulaziz fra 1861-1876. Alcuni chioschi che sono sopravvissuti fino ai nostri giorni sono; Kasr-i Humayun (chiosco imperiale), Mabeyn-i Humayun (corte imperiale), Limonluk (camera del limone), Cadir (tenda) e Pasalar (generali). Il chiosco imperiale ha la camera da letto e la stanza di lavoro del sultano Abdulhamit II. Il complesso era aperto come museo nel 1986. Uno dei padiglioni del complesso ora serve come una caffetteria.
Aperto fra 9:00-17:00 tranne i lunedà
Tel: (212) 276 10 22
Padiglione di Kucuksu
Il padiglione di Kucuksu era costruito dal sultano Abdulmecit nella metà del diciannovesimo secolo in una località conosciuta come Bagce-i Goksu lungo lo stretto del Bosforo, vicino alla fortezza anatolica nel lato asiatico di Istanbul. Il padiglione era rifinito nel 1857 dall'architetto imperiale Nikogos Balyan. Si siede su tre piani compreso lo scantinato in cui c'erano le cucine e magazzini. Kucuksu era usato come una villetta di caccia o luogo di riposo da diversi sultani ed era ristabilito dal sultano Abdulaziz. La costruzione ha uno stile europeo nella sua architettura, stanze ed i corridoi sono decorati con i caminetti squisiti fatti di marmo italiano, pavimento di parchè di legno fine, arredi europei, lampadari di cristallo e specchi con le firme (Tugra) dei sultani, tappeti di Hereke, le pitture ecc.
Kucuksu Kasri era utilizzato come una pensione dello Stato per un pò di tempo durante il periodo della Repubblica e poi aperto al pubblico come museo. Si trova una piccola caffetteria nel giardino del padiglione in cui potete sedervi e godere le navi che passano mentre assaggiate il vostro tè turco o caffè turco.
Aperto fra 9:30-16:30 tranne i lunedà
Tel: (216) 332 33 03
Padiglione di Aynalikavak
Il padiglione di Aynalikavak è situato vicino al quartiere di Haskoy sul Corno d'Oro. Nel passato la zona era piena di campi agricoli durante il periodo bizantino e con le foreste durante il periodo ottomano, dove i sultani hanno costruito le villette di legno per i loro soggiorni di riposo. Dopo la costruzione dei cantieri navali la zona ha assunto l'importanza e cosi il padiglione di Aynalikavak e parecchi altri chioschi in pietra erano costruiti fra i diciottesimo e diciannovesimo secoli. Il complesso era conosciuto dalla gente come i palazzi del cantiere navale.
La facciata nella parte della strada si siede su due piani mentre quella verso l'acqua su tre. Il padiglione ha una stanza di Divano ed una sala di udienze (Arz Odasi in turco) decorati con le firme (Tugra) dei sultani, diversi esempi di calligrafia, le finestre piacevoli e gli specchi. Il soffitto è coperto di una cupola. Nel piano inferiore del padiglione si trova una sala di riparazione per i vecchi strumenti musicali turchi dove ognitanto vi sono dei concerti di musica turca. Il Aynalikavak era aperto al pubblico come museo nel 1985.
Aperto fra 9:30-4:30 tranne i lunedà
Tel: (212) 227 34 41
Padiglione di Sepetciler
Il padiglione di Sepetciler è situato nella zona di Sarayburnu nel comune di Eminonu, all'entrata del Corno d'Oro. Il chiosco era costruito nel sediciesimo secolo dal sultano Murat III nei cortili del palazzo di Topkapi ed era rinnovato dal sultano Mahmud I nel 1739. L'edificio era anche utilizzato per depositare le barche imperiali dove i sultani guardavano la loro flotta marina che partivano per oppure tornavano da una campagna.
Durante l'era della Repubblica il chiosco di Sepetciler era utilizzato come farmacia dell'esercito e poi abbandonato fino al suo restauro verso la fine degli anni 80. Oggi una sezione del padiglione serve come un centro della stampa internazionale da un dipartimento statale. L'edificio non è aperto al pubblico.
Padiglione di Tophane
Il padiglione di Tophane prende il suo nome da "tophane", che in turco vuol dire la fabbrica del cannone, che si trovava nelle vicinanze. Si trova sulla via di Necatibey vicino alla moschea di Nusretiye ed era una delle costruzioni più importanti sulla piazza di Tophane nel periodo ottomano. Il chiosco era ordinato dal sultano Abdulmecid e costruito dall'architetto britannico William James Smith nel 1852. Era utilizzato particolarmente dai sultani che vennero a visitare le fabbriche delle armi e per ricevere gli ospiti stranieri che arrivarono al porto dal mare, come per esempio il grande duca Konstantin, fratello dello zar russo.
Il chiosco di Tophane corre parallelo al molo e ha un piano a rettangolo seduto su due piani. L'edificio ha uno stile europeo come tutte le altre costruzioni dello stesso periodo, con le decorazioni fini del soffitto fatti a mano ed i camini di marmo. Oggi il chiosco di Tophane è chiuso al pubblico ed è amministrato dalla facoltà delle belle arti dell'università di Mimar Sinan. Vicino al chiosco si trovano alcuni luoghi d'interesse come per esempio il museo d'arte moderna di Istanbul, la fontana di Tophane, la moschea di Nusretiye, la moschea di Kilic Ali pascià, il vecchio bagno turco e la fabbrica del cannone.
Padiglione di Hidiv
Il padiglione di Hidiv si trova sulle colline nel quartiere di Cubuklu nel comune di Beykoz nella parte asiatica di Istanbul. Era costruito nel 1907 dall'architetto italiano Delfo Seminati come residenza per il governatore ottomano (chiamato come Hidiv oppure Khedive) in Egitto, Abbas Hilmi pascià. Il palazzo si siede in un'ampia area. All'entrata principale c'è una fontana monumentale che sale fino al tetto decorato con le vetrate. Altre fontane e piccole piscine circondano l'edificio. Diverse stanze e corridoi sono collegati l'uno all'altro su un piano rotondo, e c'è un grande corridoio al piano terra con un camino. Nei piani superiori ci sono due grandi camere da letto. La torretta è la sezione più interessante del chiosco per vedere il panorama del Bosforo, che si può accedere alla terrazza con un ascensore o per le scale.
Il chiosco di Hidiv era venduto al comune di Istanbul negli anni 30 ma non era utilizzato fino agli anni 80. Dopo due anni di restauri, il chiosco di Hidiv era aperto nel 1984 come un piccolo albergo, un ristorante e caffetteria self-service. Oggi il chiosco è aperto tutti i giorni.
Tel: (216) 413 92 53
Padiglione di Malta
Il chiosco di Malta è situato nel parco di Yildiz nel comune di Besiktas. Era costruito nella metà del diciannovesimo secolo dal sultano Abdulaziz in questo parco boscoso ed era utilizzato come un palazzetto di riposo per i sultani e le loro donne per fare una passeggiata nella vegetazione ben tenuta. Nei vari periodi della tarda storia ottomana, il padiglione ha testimoniato anche dei momenti drammatici tipo isolamento o esilio dei giovani eredi o principi, come per esempio Murad V. Il chiosco ha uno stile europeo con i capitelli di colonne con dei fogli di Acanto, fregi fini sulla fontana di marmo all'entrata, specchio d'orato e decorazioni del soffitto con le statuette di marmo dei pesci. Il palazzo non utilizzato molto durante l'era della Repubblica fino al 1979, che poi era restaurato ed aperto al pubblico. Oggi si trova un ristorante ed una caffetteria che sono aperti tutti i giorni.
Tel: (212) 258 94 93
Padiglione di Huber
Il palazzetto di Huber è situato nel comune di Tarabya lungo le sponde europee del Bosforo. La data esatta della costruzione ed il suo architetto non sono ben chiari ma molto probabilmente era costruito dall'architetto italiano D'Aronco nel diciannovesimo secolo per un commerciante di armi tedesco, il signor Auguste Huber. Il palazzetto era esteso con le nuove costruzioni aggiunte nei diversi periodi come possiamo vederli oggi. Quando la famiglia di Huber abbandonò la loro casa durante l'invasione di Costantinopoli dopo la prima guerra mondiale, il palazzetto cambiò parecchie mani fino ad espropriarlo da parte del governo nel 1985 che lo fece convertire in una residenza estiva del presidente. Oltre alla costruzione principale, il palazzetto ha una scuderia, il garage, la casetta del personale, due piccoli chalet ed una serra.
Il palazzetto di Huber è la proprietà del governo ed è chiuso al pubblico.