San Gregorio di Nissa (330 circa - 395 circa) fu il fratello minore di una famiglia che ha dato alla chiesa molti anni di servizio e almeno cinque santi. Prima di entrare nel monastero di suo fratello, Basilio Magno, Gregorio fu un retore. Potrebbe essere stato sposato, sebbene alcuni studiosi ritengano che il suo trattato sulla verginità sia contrario. Divenne vescovo di Nissa in Cappadocia circa il 371 o 372. Gli ariani lo accusarono di cattiva amministrazione e lo deposero nel 376. Due anni dopo fu restituito alla sua sede dopo la morte del Valente ariano.
Egli partecipò al primo Concilio di Costantinopoli nel 381, dopo di che viaggiò in Transgiordania (Arabia) per risolvere le controversie nelle chiese. Durante un viaggio a Gerusalemme, fu costretto a difendere la sua cristologia, anche se allora era ed è oggi ben noto per la sua teologia trinitaria. Nel 394 partecipò a un sinodo a Costantinopoli (l'odierna Istanbul) e si pensa che sia morto poco dopo quando cessa la menzione di lui nei registri della chiesa. Le sue opere più note sono l'Orazione Catechetica, La Vita di Mosè e la Vita di Santa Macrina (sua sorella).