San Basilio Magno, il Grande, vissuto fra circa 330-379 d.C, fu un vescovo di Cesarea (l'odierna Kayseri), Dottore della Chiesa e uno dei tre Padri della Cappadocia. Nacque nella distinta famiglia di Basilio il Vecchio ed Emmelia nel Ponto. Ricevette la migliore istruzione disponibile, studiando a Cesarea, Costantinopoli (l'odierna Istanbul) ed Atene. Ad Atene incontrò Gregorio di Nazianzo, che sarebbe diventato per lui un amico per tutta la vita e un altro dei tre Padri della Cappadocia; il terzo fu San Gregorio di Nissa.
Basilio viaggiò in tutta Alessandria, Palestina, Siria e Mesopotamia osservando gli eremiti e formulando la propria regola monastica, basata sulla vita comunitaria, la preghiera liturgica e il lavoro manuale. In seguito tornò nel Ponto, dove fondò un monastero sulle rive del fiume Iris, diventando così il "padre del monachesimo greco". Basilio fu ordinato presbitero nel 364 ed eletto vescovo di Cesarea nel 370. I suoi scritti dogmatici più importanti includono un trattato sullo Spirito Santo e Contro Eunomio. Basilio ha combattuto per sostenere il Credo di Nicea contro l'arianesimo. Morì il 1 gennaio 379, subito dopo aver appreso la morte di Valente, l'imperatore ariano.
San Basilio è stato uno dei santi più importanti della cristianità.