Cristianesimo in Asia Minore

Oggi, circa 98% della popolazione in Turchia è musulmana ed esistono circa 2% di Cristiani ed Ebrei. Però essendo un paese laico, l'unico nel mondo islamico, la Turchia non ha una religione dello Stato e la costituzione garantisce la libertà di fede. Cosi, i membri della minoranza religiosa sono costituiti dalla chiesa Greco-Ortodossa, chiesa Armena-Apostolica, Cattolici Romani e Orientali, e finalmente Ebrei.

Dopo la crocifissione di Gesù a Gerusalemme, una gran parte dei primi cristiani scapparono dalle persecuzioni ed arrivarono in Asia Minore e si stabilirono in diverse città come Efeso, Ierapoli e Cappadocia. San Paolo passò da Perge, Derbe, Listra, Antiochia di Psidia, Efeso (dove scrisse la sua lettera agli efesini) e Iconio per diffondere la parola. San Giovanni si fermò ad Efeso insieme alla Vergine, e dopo il suo esilio all'isola di Patmos tornò di nuovo ad Efeso dove morì. San Pietro si stabili in Antiochia dove costrui la prima chiesa cristiana scavata nella roccia. San Filippo visse a Ierapoli dove venne marterizzato insieme alla sua famiglia dai Romani. D'altronde anche le sette chiese dell'Apocalisse si trovano in Turchia oggi.

Il Cristianesimo era dichierato come la religione ufficiale nel 380 durante il regno di Teodosio I, e cosi i templi pagani erano distrutti. Durante l'Era Bizantina, i cristiani hanno avuto dei periodi buoni ma anche difficili. La scissione della chiesa cattolica romana e quella ortodossa bizantina aveva creato dei problemi fra questi due. Sempre durante il periodo Bizantino, i primi concili ecumenici erano fatti in Asia Minore, soprattutto a Nicea (Iznik moderna) e Costantinopoli (odierna Istanbul).

Durante il periodo Ottomano, i non-musulmani pagavano delle tasse alte (circa 50% del loro guadagno) mentre i musulmani ne pagavano poche, cosi tanti erano convertiti nell'Islam per evitare queste regole. Soprattutto dopo la conquista di Costantinopoli, i cristiani in Turchia si sono diminuiti oppure disintegrati.

Anche se sono pochi (attorno a 100.000), oggi i cristiani (ed ebrei) in Turchia vivono in pace con i musulmani e possono praticare la loro religione nelle loro chiese che si trovano dappertutto. Esistono le stesse leggi per tutti i cittadini turchi, senza riguardo la loro fede.